Uscita: | 25 Ott 2017 |
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Risoluzione: | 42Mp |
Tecnologia: | Full frame BSI-CMOS |
ISO: | 100-32000 |
Peso: | 657g |
Dimensioni: | 127 x 96 x 74 mm |
Mirino: | Electronic |
Tipologia Schermo: | 3" Tilting |
Risoluzione Video: | 3840 x 2160 |
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L’arrivo sul mercato della Sony A7R III è stato un evento di grande importanza in termini di fotocamere digitali. Perché è stato uno di quei modelli di Mirrorless che in qualche modo ha fatto tremare l’egemonia (qualitativa) delle Reflex. Rispetto alla precedente A7R II la full frame di casa Sony ha visto diverse innovazioni tecnologiche. Ma la casa giapponese aveva già dato uno scossone al mercato delle macchine digitali, con l’ammiraglia A9 uscita nel 2015.
Tra le feature che hanno contribuito effettivamente a rendere la Sony A7R III un modello sempre più vicino alle reflex, c’è da ricordare il sensore full frame che sfrutta la retroilluminazione dei pixel e un AF a rilevamento di fase, fondamentale per le scene in movimento. Anche la batteria, un problema delle mirrorless, è stata migliorata per giungere a circa 530 scatti.
Senza rotondità, molto squadrato, il corpo macchina della Sony A7R III non attrae certo per un aspetto accattivante, ma farà felici gli amanti del design austero, tipico delle vecchie macchine anni Settanta. Personalmente sono un fan di questo gusto vintage, molto curato pur non essendo una fotocamera tropicalizzata.
Costruita in lega di magnesio, la Sony A7R III ha misure molto contenute, nonostante si tratti di una full frame: 126,9 x 95,6 millimetri. Il grip è piuttosto sporgente e potrebbe non essere sufficiente solo per mani molto grosse. Ovviamente, sto parlando del corpo macchina: è chiaro che la differenza nella maneggevolezza la fa soprattutto il peso e la sporgenza delle ottiche. In ogni caso, in termini di portabilità, ci sono stati dei miglioramenti rispetto alla precedente Sony A7R III.
Vista frontalmente la Sony A7R III mostra la baionetta per l’obiettivo da cui si intravede il sensore full frame. In basso a sinistra c’è il pulsante per sbloccare le ottiche, in alto la spia dell’autofocus e autoscatto. Sul grip, la ghiera anteriore.
Dall’alto si vede la slitta del flash posta sopra il mirino, alla cui sinistra ci sono gli altoparlanti. A destra, tutti i comandi classici e tre pulsanti personalizzabili. Poi, il pulsante di scatto e lo switch on/off.
Il retro della Sony A7R III si nota subito il menu e un terzo pulsante personalizzabile. Il pulsante rosso, in alto a destra del display, è quello della registrazione video. Ci sono poi il pulsante AF, la ghiera elettronica e il pulsante AE-L per inibire l’esposimetro. A destra del display LCD – antiriflesso e orientabile, 1.440.000 punti – c’è un joystick per la selezione manuale del punto di Autofocus. A completare il quadro, ci sono il cestino, il play delle immagini, il tasto FN per lo scorrimento veloce delle immagini e una rotella per la navigazione sul menu.
Ai lati, troviamo le porte della varie connettività, micro usb (standard e tipo C), micro HDMI, jack per la cuffia e per il microfono, presa PC.
Il sensore della Sony A7R III è rimasto quello dell’ottimo A7R II, Full frame per 42,4 megapixel. Il processore Bionz X invece è all’esordio, e porta diverse migliorie in termini di gamma dinamica, range ISO e velocità di acquisizione delle immagini.
Come se non bastasse, anche l’autofocus ibrido della Sony A7R III offre novità: con un sistema a rilevamento di fase a 399 in “collaborazione” con quello a contrasto da 425 punti. Che dire? Veloce e molto preciso, è uno dei tanti plus di questa sorprendente Sony A7R III. Le aree selezionabili sono diverse, per un utilizzo sempre più personalizzato.
Il problema che affligge molte mirrorless, l’otturatore meccanico, è in qualche modo risolto con la Sony A7R III, grazie a un nuovo dispositivo meccanico con velocità di 1/ 8000s a 30 secondi. Questo nuovo sistema fa sì che lo scatto continuo sia di 10 fotogrammi al secondo.
Infine, il mirino elettronico della Sony A7R III, uno dei migliori visti sulle fotocamere senza specchio: la risoluzione è di 3.686.400 punti, per un ingrandimento fino a 0,78X. La resa è così buona che… non sembra di vedere attraverso un mirino, soprattutto durante la luce del giorno. A luci basse, qualche scatto, ma sempre meglio di molte reflex.
Sulla connettività, infine, nulla da eccepire: WiFi, NFC e bluetooth.
Il numero elevato di pixel rende questa fotocamera perfetta per le panoramiche da stampare anche in grandi stampe. E poi un peso contenuto (657 grammi), favorisce particolarmente le escursioni senza troppi problemi di portabilità. La Sony A7R III è ottima anche per i book fotografici dei matrimoni, grazie alla funzione Eye AF che riconosce subito gli occhi dei soggetti, mettendoli velocemente a fuoco. Lo stesso discorso vale per i ritratti in studio.
Passando alle registrazioni video, stesse soddisfazioni: con la Sony A7R III potrai girare i video in 4K (3840 X 2160) in formato super 35 mm (in Full Frame, la resa è 4K a 30p). Si possono registrare anche filmati in 2K, 1080p a 120 fps.
Avendo provato a registrare qualche clip, posso dire che la qualità è piuttosto alta, ma i settaggi non sono così intuitivi come dovrebbero. L’Autofocus, inoltre, è limitato alla modalità continua o manuale, diversamente dalle tante modalità previste per le fotografie.
Se ancora non si fosse capito… siamo di fronte a una delle migliori mirrorless mai prodotte. Certo, il prezzo non è esattamente economico, anche se alla fine non mi sembra affatto pretestuoso rispetto alle performance che la Sony A7R III può offrire.
La velocità di scatto e la raffica sono di alto livello, per non parlare del contenimento del rumore, la risoluzione, la gamma dinamica. E poi c’è il Pixel Shift che avevo tralasciato: è una modalità che esegue quattro scatti della stessa immagina, cambiando di volta in volta l’esposizione. Il risultato è una nitidezza maggiore, una migliore definizione e una riduzione del rumore.
Le novità tecnologica della Sony A7R, insomma, si vedono e non sono di poco conto. E queste fanno sì che questa ottima mirrorless possa essere considerata a tutti gli effetti una fotocamera professionale, non meno di alcune reflex di fascia alta, di casa Nikon o Canon.
recensione | confronta Sony Alpha A7R III con | punteggio totale | ![]() |
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SonyAlpha A7R III | 72 | 69 | 69 | 72 | 73 | 74 | acquista su |
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PanasonicLumix DC-G100 | 56 | 45 | 42 | 49 | 64 | 66 | 480,04 € |
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CanonEOS M200 | 53 | 44 | 44 | 48 | 62 | 63 | 542,40 € |
La Sony Alpha A7R III è una mirrorless presentata per la prima volta il 25/10/2017.
Dal punto di vista tecnico, la Sony Alpha A7R III rientra nel miglior 5% della sua classe (e nel miglior 99 di tutte le fotocamere del nostro database) con un punteggio totale di 72 secondo l'iCamRank di Camerarace. Inoltre, la Sony Alpha A7R III ha un peso di 657 gr e delle dimensioni di 127 x 96 x 74 mm che la collocano tra le più pesanti e ingombranti della sua categoria.
Entrando nel dettaglio, la Sony Alpha A7R III mostra un comportamento migliore della media praticamente da ogni punto di vista:
Come sai però, la performance tecnica non è tutto, e soprattutto deve essere considerata nel contesto dell'utilizzo che veramente vuoi fare della tua fotocamera. Per questo, abbiamo sviluppato l'iCamRank in modo che possa "pesare" le caratteristiche tecniche della fotocamera a seconda delle situazioni di scatto più comuni. Dunque ecco cosa ti possiamo consigliare a seconda del genere fotografico che prediligi: