Sony Alpha A9

SONY A9: recensione completa

Presentata come l’ammiraglia delle mirrorless Sony, la a9 rappresenta la sintesi della casa giapponese per quel che riguarda le fotocamere senza specchio. Una summa che contiene il meglio di tutto quanto prodotto fino a metà del 2017, ovvero quando la Sony a9 fu lanciata sul mercato.

Ma veramente la Sony a9 (precisamente α9) è riuscita a essere all’altezza delle migliori reflex del suo periodo? Per rispondere a questa domanda, l’unica cosa da fare è analizzare la fotocamera nei suoi aspetti tecnici e pratici.

Il corpo macchina della Sony A9

Osservando la Sony a9 dall’alto, si nota subito qualcosa di nuovo, ovvero l’aggiunta di una ghiera per il drive e per la messa a fuoco. Quest’ultima si sblocca in modo un po’ complicato, dovendo tenere premuto per cambiare modalità di fuoco.

Poi si può notare la ghiera dei programmi e dell’esposizione, l’hotshoe, i pulsanti personalizzabili, il tasto di scatto con la leva on/off.

Frontalmente la Sony a9 si mostra la ghiera per l’apertura diaframma/tempo di esposizione, il sensore infrarossi e la luce di messa a fuoco. Come la serie a7, il design di questa fotocamera appare sobrio ed essenziale, con angoli poco smussati come vuole la tradizione dei prodotti Sony, mai troppo arrotondati.

Il retro della Sony a9 è un trionfo di pulsanti, molti dei quali tradizionalmente presenti nelle fotocamere precedenti. La vera novità è proprio sotto il mirino, leggermente a destra: è il pulsante AF-ON che innesta l’autofocus senza il solito gesto di premere parzialmente il pulsante di scatto. Da questa prospettiva spicca il display LCD touch inclinabile da 3” e 1.440.000 punti antiriflesso. Il tasto di registrazione video è stato spostato in posizione più ergonomica, dopo i diversi feedback negativi ricevuti dai consumer: un plauso alla Sony che dimostra di dare ascolto ai suoi utilizzatori.

Il mirino Oled copre la totalità dell’immagine, con definizione Quad-VGA, 60 frame per secondo che possono raggiungere i 120 fps. Un mirino di altissima qualità migliorato rispetto ai già ottimi precedenti.

Ai lati della Sony a9 troviamo i plug, le slot e i connettori: doppia slot per la memoria sul lato destro, sul lato sinistro abbiamo invece WiFi, Ethernet, jack da 3,5 mm (cuffie e microfono), sync per accessori esterni.

Scheda Tecnica

La grossa novità della Sony a9 è il sensore Full Frame 24,2 mp CMOS EXMOR RS, evoluzione del sensore CMOS retroilluminato, con strati ad alta velocità. Rispetto ai precedenti, quindi, velocità maggiore nella lettura dei dati e nella raffica, buffer più gestibile, eliminazione dell’effetto rolling shutter, tipico delle scene in movimento.

Il processore BIONZ X, aumenta la velocità di registrazione e lettura dei dati e riduce il rumore. Insieme al sensore garantisce una raffica che raggiunge i 20 frame per secondo, con l’aiuto di un buffer molto capiente.

Per quanto riguarda l’otturatore, la Sony a9 ne possiede uno elettronico e un altro meccanico. Quest’ultimo, tipico delle DLSR ha dei limiti rispetto al primo. Il dispositivo elettronico è infatti silenzioso e senza vibrazioni. È molto più veloce di quello meccanico, con scatti da 1/32000 di secondo contro una velocità di 1/8000. E poi, non avendo lo specchio, non provoca blackout tra uno scatto e l’altro. Questa velocità fulminea fa sì che ci siano meno distorsioni nell’immagine, soprattutto se in movimento.

L’Autofocus 4D Focus della Sony a9 presenta 693 punti a rilevamento di fase, vale a dire il 93% dell’immagine. C’è poi la possibilità della modalità AF ibrido (fase e contrasto) per una velocità di messa a fuoco praticamente fulminea, anche con luce scarsa.

Perché comprare la Sony A9?

Per molti sarebbe sufficiente il suo scatto silenzioso, ma ovviamente… sono moltissime le ragioni per cui acquistare un’ammiraglia del genere, non ultima un’altissima qualità video in 4k (3840x2160p) con sovracampionamento delle informazioni registrate. Vediamo alcuni highlight della Sony a9:

Il primo vantaggio di una mirrorless come la Sony a9 è la ragione per cui da anni tremano le reflex: dimensioni e peso più contenuti (126,9mmx95,6mmx63mm, per un peso di circa 693 grammi).

Lo stabilizzatore su cinque assi integrato nel corpo della fotocamera: meno vibrazioni e quindi immagini perfettamente a fuoco.

Il sensore Full frame 24 mp, in “collaborazione” con sensibilità Iso espandibile fino a 204.800, offrono immagini con pochissimo rumore digitale, una gamma dinamica molto ampia (soprattutto in formato RAWa 14 bit) e un AF preciso e scattante.

Il pulsante dedicato alla messa a fuoco (AF-ON), non più quindi collegata al pulsante di scatto, è una piccola grande rivoluzione: per chi fa fotografia sportiva o wildlife fa davvero la differenza.

La mia opnione sulla Sony A9

Non c’è dubbio che con questo modello, la Sony possa competere senza timori reverenziali con le fotocamere professionali di Canon e Nikon, i due nomi da sempre più autorevoli nella fotografia. La Sony a9 è infatti una mirrorless decisamente all’altezza delle migliori reflex professionali.

All’inizio di questa recensione si è parlato di ammiraglia di casa Sony, l’appellativo con cui la casa giapponese ha lanciato questo modello. Ebbene sì, lo è, e non solo per il suo slogan pubblicitario. Lo dicono le sue immagini qualitativamente eccelse, uno scatto continuo eccezionale, un Autofocus veloce e sensore e processore di nuova generazione.

E poi è versatile: dà il massimo nelle scene veloci, ma è ottima per la fotografia street, per i paesaggi, per le feste, per i ritratti. Certo, non è una fotocamera economica, ma la tecnologia ha il suo costo, soprattutto se concentrata in una macchina che offre performance vertiginose e non pesa nemmeno… 7 etti.